domenica 23 dicembre 2012

Decorrenza 21/12/2012

Come qualcuno di voi già saprà, dal 21/12/2012 sono cambiate le tariffe delle assicurazioni sulla vita per adeguamento alla normativa europea sulla parificazione uomo/donna.

Personalmente credo sia una stupidata, perchè indipendentemente da quanto possano concordare i nostri governanti a tavolino, le donne vivono statisticamente più a lungo degli uomini e questo dovrebbe corrispondere ad un differente trattamento tariffario sulle assicurazioni che prevedano il rischio demografico.

Secondo me è solo una genialata per aumentare indifferentemente le tariffe: sulle TCM difatti è aumentato il costo assicurativo delle donne portandolo allo stesso pricing degli uomini, mentre sulle RETIREMENT è diminuito il coefficiente di trasformazione in rendita degli uomini (che sopravvivono statisticamente di meno) per unificarlo con quello delle donne (che come già detto sopravvivono statisticamente di più).
Quindi rendite di conseguenza più basse per tutti.

Dimenticavo, dal 1/01/2013 cambieranno anche i coefficienti di trasformazione INPS per via dell'adeguamento programmato al miglioramento dell'aspettativa di vita con una riduzione intorno al 4% rispetto al triennio 2010/2012. Sommando le due cose i coefficienti di trasformazione assicurativi sono stati ridotti del 9%.

E così la parità tra i sessi è stata sancita anche nel settore assicurativo. In pratica sono stati penalizzati entrambi, uomini e donne, a vantaggio delle Compagnie e del Governo che ovviamente pretende la sua parte.

Complimenti a chi ha sottoscritto piani previdenziali con coefficiente bloccato nel 2012 perchè ha fatto un ottimo affare e complimenti a chi ha sottoscritto TCM entro il 21/12 perchè ha risparmiato un bel po' di soldini.

Per gli altri che dire, sbagliare una volta può capitare... ma la seconda diventa una scelta.


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sabato 3 marzo 2012

Giusto una sortita

Nel mio vagabondare per la rete alla ricerca di spunti e informazioni, ho visitato diversi forum e blog che parlano di assicurazioni.

Non ne ho trovato uno che sia uno, che parli di tutela della vita umana. Parlano quasi tutti di assicurazioni sulle automobili.

Quindi l'auto sale di diritto sul podio quale "il bene più importante (e più amato) dagli Italiani".

Quelli che non parlano di assicurazioni auto, parlano delle assicurazioni imposte dalle banche a tutela del mutuo ed a beneficio delle banche stesse; per essere precisi parlano di come evitare di assicurarsi o come recedere dal contratto dopo l'erogazione del mutuo.
Non importa a nessuno se invece sia utile ed opportuno garantire l'estinzione del debito evitando che diventi una responsabilità per chi rimane.

Alcuni cominciano a parlare di pensioni, ma il livello delle discussioni è limitato a valutazioni secondo modelli di trading. Longevity risk e qualità della vita nella terza età sono concetti completamente ignorati.

Nessuno, dico nessuno, che parli delle conseguenze spesso devastanti derivanti dalla perdita della Vita o dal peggioramento permanente dello stato di salute.

Questo mi ha portato a due conlusioni:
1. noi italiani siamo veramente dei babbei irresponsabili che vivono prima per l'auto e poi per i propri figli pensando occasionalmente a quando saremo vecchi (ma forse pensiamo che a quel momento ci saranno i nostri figli, che oggi ignoriamo, che provvederanno al nostro sostentamento)
oppure
2. noi assicuratori vita siamo talmente impreparati e incompetenti (me compreso) da non essere in grado di trasmettere alle persone che la loro Vita è il bene più importante e vanno tutelati i loro cari dalle conseguenze di una improvvisa dipartita.

tuareg.zero@gmail.com
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