Secondo me va fatta una netta distinzione tra investimento, risparmio e assicurazione sulla vita: l'assicurazione sulla vita è un costo certo per l'acquisto di una prestazione probabile; diventa un "investimento finanziario" senza eguali in caso di morte (pago anche solo una mensilità e se sono così sfigato da morire il giorno dopo, i miei cari avranno l'intero capitale assicurato); può essere una forma di risparmio obbligato mediante un piano studiato allo scopo di azzerare il costo assicurativo e garantirsi la prestazione al minimo costo possibile, a costo zero o anche con un discreto margine di guadagno (dipende dalla disponibilità economica).
Quindi se lo scopo è l'investimento finanziario in caso vita si devono utilizzare strumenti specifici, anche assicurativi, ma nel senso che assicurano (garantiscono) un rendimento minimo e che non prevedono assicurazione caso morte, perchè questa è sempre un costo. Se lo scopo è garantire la sicurezza economica ai propri cari (in fondo è ciò che facciamo in vita), allora non esiste strumento più profittevole e garantito di un'assicurazione sulla vita. Ma va fatta seriamente. Seriamente significa con visita medica (meglio se pagata dalla compagnia), con copertura caso morte per qualunque causa (malattia, infortunio e suicidio) e copertura in caso di invalidità funzionale grave permanente.
Perchè deve comprendere anche ifgp e magari qualcos'altro? Perchè assicurare la vita di una persona per me significa soprattutto garantire le persone che dipendono dall'assicurato a fronte di qualunque evento: una persona quando muore non produce più reddito ed è già un grosso problema, ma un individuo infermo che non è più in grado di produrre reddito non solo è economicamente "morto", ma ha anche un costo per l'assistenza solitamente a carico dei suoi congiunti, e questo deve essere previsto e tutelato, visto che lo si può fare.
Direte... "ma questo è pazzo, fa l'assicurazione sulla vita a uno per tutelare qualcun altro!?" Per me è proprio così: l'assicurazione sulla vita è un atto di responsabilità e d'amore nei confronti delle persone care più che per sè stessi.
Quando una persona viene a mancare si producono due conseguenze disastrose: un incolmabile vuoto affettivo, e quasi sempre un problema economico destinato a peggiorare nel corso del tempo. Nessuno può fare nulla per il primo; un piano assicurativo sulla vita studiato con criterio elimina totalmente l'insorgenza del secondo.
Si perde una vita, si garantisce il futuro di altre due, tre... tutte quelle necessarie. Credo che alla fine sia un buon risultato.
Per qualsiasi ulteriore info, postate qui o via email.
tuareg.zero@gmail.com
©riproduzione riservata
Quindi se lo scopo è l'investimento finanziario in caso vita si devono utilizzare strumenti specifici, anche assicurativi, ma nel senso che assicurano (garantiscono) un rendimento minimo e che non prevedono assicurazione caso morte, perchè questa è sempre un costo. Se lo scopo è garantire la sicurezza economica ai propri cari (in fondo è ciò che facciamo in vita), allora non esiste strumento più profittevole e garantito di un'assicurazione sulla vita. Ma va fatta seriamente. Seriamente significa con visita medica (meglio se pagata dalla compagnia), con copertura caso morte per qualunque causa (malattia, infortunio e suicidio) e copertura in caso di invalidità funzionale grave permanente.
Perchè deve comprendere anche ifgp e magari qualcos'altro? Perchè assicurare la vita di una persona per me significa soprattutto garantire le persone che dipendono dall'assicurato a fronte di qualunque evento: una persona quando muore non produce più reddito ed è già un grosso problema, ma un individuo infermo che non è più in grado di produrre reddito non solo è economicamente "morto", ma ha anche un costo per l'assistenza solitamente a carico dei suoi congiunti, e questo deve essere previsto e tutelato, visto che lo si può fare.
Direte... "ma questo è pazzo, fa l'assicurazione sulla vita a uno per tutelare qualcun altro!?" Per me è proprio così: l'assicurazione sulla vita è un atto di responsabilità e d'amore nei confronti delle persone care più che per sè stessi.
Quando una persona viene a mancare si producono due conseguenze disastrose: un incolmabile vuoto affettivo, e quasi sempre un problema economico destinato a peggiorare nel corso del tempo. Nessuno può fare nulla per il primo; un piano assicurativo sulla vita studiato con criterio elimina totalmente l'insorgenza del secondo.
Si perde una vita, si garantisce il futuro di altre due, tre... tutte quelle necessarie. Credo che alla fine sia un buon risultato.
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